“La Farnesina convochi per chiarimenti gli ambasciatori di Slovenia e Croazia.” Così si sono espressi Claudio Giacomelli,Segretario provinciale di Fratelli d’Italia e Nicole MatteoniVicesegretario provinciale, in merito alla questione della rotta balcanica e dei numerosi profughi che attraversano quotidianamente il confine orientale.

È impossibile che migliaia di clandestini riescano ad attraversare due Stati senza che le autorità se ne accorgano: probabilmente chiudono un occhio o forse tutti e due.” 

“La stessa Giorgia Meloni – prosegue Matteoni – ha più volte posto questo problema, denunciando che il Friuli Venezia Giulia rischia di diventare la Lampedusa del Nord, e recandosi personalmente a Muggia sulla rotta dei clandestini. Siamo soddisfatti – hanno precisato gli esponenti di Fratelli d’Italia – che qualcuno al Governo abbia deciso di intervenire concretamente, ma pensiamo che sa necessario muoversi anche a livello diplomatico“.

“Il fatto è – spiegano i due patrioti  che fino a un paio di anni orsono il 90% dei clandestini che entravano in Italia attraverso il confine triestino erano così detti “Dublinanti” cioè clandestini già entrati ed identificati in un altro Paese UE (generalmente Slovenia o Croazia) che erano poi riusciti lo stesso ad arrivare in Italia. In quel caso, attraverso una procedura, invero piuttosto complessa, potevano comunque essere rispediti nel primo paese che li aveva identificati, e ciò avveniva. Adesso invece i profughi che arrivano sono per la gran parte del tutto sconosciuti per cui il sospetto che in Slovenia e in Croazia nessuno si prenda la briga di fermarli e identificarli per non doverseli riprendere indietro, diventa più che fondato.”

Per questo  conclude Giacomelli – occorre immediatamente aprire una vertenza diplomatica con la Slovenia e la Croazia, convocandone gli ambasciatori; perché se è vero che la natura ha fatto dell’Italia il confine meridionale dell’Europa, ciò non vale per quello orientale.

 

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