Da Trieste All News del 21 gennaio 2020

“Nuove misure per punire il negazionismo e attribuzione alle associazioni di esuli Fiumani, Istriani e Dalmati di un ruolo primario per difendere la storia del confine orientale”. È quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, con una proposta di legge presentata stamane e sottoscritta da tutti i deputati del gruppo. In una nota, Rizzetto dichiara: “Chiediamo che le associazioni di esuli siano interpellate dagli enti locali prima di autorizzare o concedere spazi per lo svolgimento di eventi sulle foibe, e che siano le sole ad essere coinvolte nell’elaborazione dei piani di formazione ed insegnamento nelle scuole, per garantire una testimonianza autentica di quegli accadimenti per troppo tempo occultati. Ciò anche allo scopo di estromettere enti e soggetti che in passato, nell’intraprendere tali iniziative sulle foibe, hanno rappresentato quei tragici fatti in modo distorto per meri fini politici. Chiediamo inoltre una modifica al codice penale affinché sia previsto specificamente come reato l’apologia e negazione degli eccidi delle foibe. Abbiamo il dovere di rendere giustizia ai nostri connazionali trucidati, necessità ancora più sentita dopo la recente scomparsa, all’età di 99 anni, di Giuseppe Comand, ultimo testimone delle foibe, deceduto a Latisana in provincia di Udine”.

Nel testo presentato da Fratelli d’Italia, vengono richieste in particolare una variazione dell’Art. 604-bis, terzo comma, del Codice Penale, con l’inserimento dopo le parole: “apologia della Shoah”, delle seguenti: “, dei massacri delle foibe”; il già menzionato inserimento come interlocutore delle associazioni di esuli Fiumani, Istriani e Dalmati che siano riconosciute quali componenti del tavolo di coordinamento Governo-Esuli attivo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri o che perseguano a fini statutari il ricordo dell’italianità delle terre di Istria, Fiume e Dalmazia e delle vicende relative all’esodo e alle foibe, e la diffusione della conoscenza nelle scuole, nei limiti degli stanziamenti di bilancio del Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso iniziative nelle scuole sui fatti storici legati alle foibe anche prevedendo dei corsi di formazione per insegnanti e studenti, affidati a docenti che ne garantiscano il carattere scientifico.

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