Da Triesteallnews del 16 aprile 2019

La tutela del paesaggio non può ostacolare la messa in sicurezza di un territorio: i due elementi devono procedere di pari passo, ma la salute dei cittadini deve avere la priorità. È quanto emerge dall’incontro avvenuto ieri tra l’assessore regionale all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro e il Fondo ambiente italiano (Fai). Intitolato “Il futuro dei paesaggi“, il convegno ha dunque analizzato come priorità assoluta sia di evitare le situazioni di pericolo per gli abitanti di quella regione, provincia o città.

Una conclusione senza dubbio influenzata dall’ondata di maltempo dello scorso ottobre 2018, quando l’Alto Friuli è stato devastato, non ultimo a causa dell’intrinseca debolezza delle infrastrutture, specie a livello di strade e ponti. Prevenire, dunque, superando i vincoli paesaggistici quando eccessivamente protettivi.

L’armonia tra queste due esigenze, ovvero tutela del paesaggio e dell’ambiente, viene raggiunta tramite il coordinamento tra le direzioni regionali competenti. Recentemente istituita dalla Giunta, l’ente di coordinamento risulterà sempre più attivo negli anni a venire, man mano che aumenteranno gli eventi atmosferici “catastrofici”, dovuti al cambiamento climatico in atto.

Sono anche intervenuti, in calce al convegno, il viticoltore Roberto Felluga e l’ex sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Ilaria Borletti Buitoni, la quale ha condiviso con la Regione l’opportunità dell’applicazione di un atteggiamento di tipo “non talebano” in materia di cura del paesaggio e sicurezza ambientale.

È stata ribadita, infine, l’importanza della collaborazione tra la stessa Amministrazione regionale e il Fai, in particolare in occasione dell’iniziativa dell’apertura al pubblico dell’ex palazzo del Lloyd Triestino, oggi sede della presidenza della Regione.

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