da Triesteallnews

18.04.2020 – 08.00 – Il gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia è voluto intervenire in merito alla “Fase 2”di ripresa delle attività in periodo di crisi da Covid-19 con una mozione che chiede alla Regione Friuli Venezia Giuliadi dirottare i risparmi derivanti dal calo dei consumi di carburante per sostenere le piccole imprese impegnate nel settore della ristorazione, particolarmente colpita dall’epidemia da coronavirus.
A causa dell’emergenza COVID-19, infatti, nel solo mese di marzo il consumo di carburante è diminuito del 65%, il che costituisce di fatto un risparmio per il bilancio regionale in capo all’Assessorato ambiente, energia e sviluppo sostenibile.
“Riteniamo prioritario e necessario sostenere le imprese della nostra regione che più delle altre hanno subito e subiranno i negativi effetti economici della crisi derivante dall’emergenza COVID-19 – sottolineano i Consiglieri Claudio Giacomelli, Alessandro Basso e Leonardo Barberio -, ed in particolare il settore della ristorazione che, insieme a quello turistico, è stato tra i primi ad aver dovuto ridurre l’accesso dei clienti, ancora prima del lockdown totale e che, con ogni probabilità, sarà tra gli ultimi a poter riaprire, e non senza drastiche limitazioni al numero di clienti che potranno accedere ai locali”.

Fratelli d’Italia, analizzata la situazione con gli imprenditori e gli esponenti del settore, ha dunque ritenuto la necessità di dover sostenere proprio le micro e le piccole imprese del settore: «Abbiamo chiesto l’impegno della Giunta regionale ad attivarsi per dirottare i risparmi derivanti dal calo dei consumi di carburante dovuti all’emergenza COVID-19 per sostenere il settore della ristorazione con apposite misure per l’abbattimento dei costi di approvvigionamento energetico di energia elettrica, gas e carburanti”.
Inoltre, secondo Giacomelli, Basso e Barberio di Fratelli d’Italia, anche il Friuli Venezia Giulia deve “valutare la possibilità di consentire la riapertura di una serie di attività, nel pieno rispetto delle norme sanitarie, per avviare in maniera graduale la famosa Fase 2.
Bene l’ordinanza di Toti, governatore della Liguria, che permette la ripresa delle attività previste dal Dpcm e consente un’ulteriore apertura di attività che l’emergenza Coronavirus aveva bloccato, come ad esempio i cantieri edili pubblici e urgenti, i piccoli cantieri privati del settore edile, balneare o nautico, la manutenzione del verde pubblico e privato.
Questo consentirebbe alla nostra regione di avviare la ripartenza quanto prima, recependo l’appello degliimprenditori e del territorio”.

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