Nell’ambito della discussione e votazione degli ordini del giorno alla manovra finanziaria 2019 del governo Conte, è stato bocciato, alla Camera dei Deputati, l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Walter Rizzetto, deputato e coordinatore regionale del movimento dei patrioti. L’oggetto del documento presentato era la richiesta di estendere i fondi statali previsti a supporto delle regioni che confinano con altre a statuto speciale, a quelle regioni, anche se a statuto speciale, che confinano con altri Stati esteri, come il Friuli-Venezia Giulia, confinante con Austria e Slovenia. Un documento a tutela del tessuto economico delle zone di confine che si scontrano con regimi fiscali nettamente più favorevoli. Ordine del giorno bocciato dall’Aula ma che ha ricevuto sostegno dall’on. Sandra Savino, deputata di Forza Italia.

“Durante i lavori per la manovra finanziaria 2019 ho presentato in Aula, a tutta l’Assemblea, un ordine del giorno che impegnava il Governo a far beneficiare degli stessi fondi destinati alle regioni confinanti con altre a statuto speciale anche le regioni, come la nostra, che, confinando con Stati esteri laddove la pressione fiscale è notevolmente ridotta, soffrono per la perdita o la migrazioni di centinaia di piccole e medie imprese ogni anno.
Sono piuttosto allibito: si danno fondi alle regioni nostre confinanti perché si pensa che siano debilitate di fronte alla specialità di altre e non al Friuli Venezia Giulia ove la tassazione sui redditi, per fare un esempio, è almeno tre volte quella slovena?
Per non parlare del sistema fiscale austriaco. Non ci siamo resi conto che la vera concorrenza è ormai entro le mura europee, non piú in India od in Brasile. Basta infatti fare pochi metri oltre confine per trovare un sistema fiscale e di Welfare piú concorrenziale ed equo. Il problema non è l’Europa ma come è stata costruita questa Europa. Deluso dal Governo ed anche dai colleghi della mia regione: la sola ad essersi alzata in Aula per sottoscrivere la proposta è stata l’On. Sandra Savino che ringrazio”. Così l’onorevole Walter Rizzetto.

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